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Descrizione

Su tutto il territorio comunale, lungo le antiche vie di comunicazione con i paesi limitrofi, ci sono numerose cappelle votive, costruite dalla gente in segno di devozione. Tutte quelle rimaste sono dedicate alla Madonna.

Una tra le più antiche si trova inglobata nel muro di una vecchia cascina situata sulla strada provinciale del Vergante. L'iconografia e la fattura sono simili all'affresco conservato nell'Oratorio delle Sette Allegrezze: in questa raffigurazione la Vergine con il bambino è incoronata da due angeli e Gesù impartisce la benedizione. Il dipinto è abbastanza ben conservato, ma non si hanno notizie precise sulla sua datazione.

Un'altra edicola votiva è dedicata alla Madonna di Loreto e si trova in via Umberto I all'angolo con via della Fontana. Consolidata e rinforzata, risale al secolo XVII. La Vergine indossa un abito a calotta bianco e dorato che ingloba il bambino in un'unica struttura cilindrica, dalla quale fuoriesce il braccio benedicente di Gesù. Sull'abito, in evidenza, è dipinta una collana d'oro tempestata di gemme preziose terminante con una grossa croce. Nella mano sinistra il Bambino regge una sfera simbolo dell'universalità della Chiesa. Ai lati due angeli con in mano due candelabri completano la scena.

Un'altra cappella, che risale al 1866, si trova in via Regina Margherita all'angolo di via dei Chiosi. Da tempo immemorabile gli abitanti del luogo chiamano questa cappella La cappella di Sant'Antonio: invece dovrebbe trattarsi della processione del Miracolo eucaristico di Torino (la città è simboleggiata dalle architetture che si delineano sullo sfondo).

Provincia di Novara



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Cappelle devozionali



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